Marco Malvaldi

Marco Malvaldi è nato a Pisa il 27 gennaio (stesso giorno di Mozart, Mordecai Richler, Lewis Carrol e Lando Fiorini) 1974, e ha sempre vissuto a Pisa, a parte una breve e umida parentesi in Olanda. È sposato, ha un figlio e due gatti.

Marco è un tipo eclettico, e sa fare male parecchie cose: dopo la laurea in chimica, e contemporanei studi di conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico professionista. La critica lo ha stroncato presto. Il pubblico, al contrario, non lo ha mai giudicato: fortunatamente, non era mai lì quando cantava.

Appesa l’ugola al chiodo, e messo in un cassetto chiuso male il mestiere di chimico, nel frattempo ha provato a scrivere un libro. E lì, per fortuna, sembra andare meglio. Con Sellerio editore ha pubblicato cinque gialli ambientati sulla costa toscana, che hanno come protagonisti Massimo e i vecchietti: tra il primo, La Briscola in Cinque, uscito nel 2007, e l’ultimo, Il Telefono Senza fili (2014), si sono inframmezzate varie cose. Romanzi storici, per esempio: nel 2015 è uscito Buchi nella sabbia con il giornalista e poeta Ernesto Ragazzoni mentre del 2011 è Odore di Chiuso, il cui protagonista è il noto cuoco e gourmet Pellegrino Artusi. Dei due anni successivi sono il giallo Milioni di milioni e il romanzo, di difficile classificazione in un solo genere letterario (thriller-crime story-feuilleton-libro di cucina), Argento vivo.

Non bastandogli i romanzi, e convinto che tutto quello che gli viene in mente debba essere pubblicato per forza, Marco ha affrontato con la sua usuale sicumera anche la divulgazione scientifica. Nel 2012 ha scritto, insieme con Roberto Vacca, La pillola del giorno prima (Transeuropa) nel quale i due affrontano con curiosa insolenza il rapporto tra salute pubblica e farmacopea. Capra e Calcoli (Laterza, 2014) è invece un saggio su potenzialità, miracoli e mancanze dell’informatica computazionale scritto a quattro mani con il professor Dino Leporini dell’Università di Pisa. Dopodichè, Marco finalmente ha imparato a scrivere qualcosa anche da solo e ha pubblicato Le regole del gioco (Rizzoli 2015), un saggio su aspetti scientifici dello sport.

Sarebbe già abbastanza per il più irriducibile dei logorroici, che non accontentandosi di sfruttare già abbastanza la moglie per le trame, le ruba anche le favole per i bambini: è del 2015 Leonardo e la marea (Laterza), storia per far rimanere svegli i bimbi scritta a quattro mani con Samantha Bruzzone e illustrata da Desideria Guicciardini.

Il prossimo passo è dunque il libro di cucina. Poi il fantasy. Da lì al poema epico in otto volumi il passo è breve.

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