Romano di nascita, Emanuele Trevi è un critico letterario e scrittore italiano.
Ha debuttato nella narrativa nel 2003 con I cani del nulla, uscito presso Einaudi Stile Libero. È stato direttore creativo (con Arnaldo Colasanti) della Fazi editore, ha curato una collana presso Quiritta editore e, con Marco Lodoli, l’antologia scolastica Storie della vita edita da Zanichelli.
Con il libro reportage sul poeta Pietro Tripodo, “Senza verso. Un’estate a Roma” edito da Laterza ha vinto il Premio Sandro Onofri. Con Il libro della gioia perpetua, ha vinto il Premio Napoli nel 2010. Con il romanzo Il popolo di legno, tradotto in francese, con i tipi dell’editore Actes Sud, ha vinto il 19 gennaio 2018, il Prix Marco Polo Venise, per il miglior romanzo italiano tradotto nel 2017 in francese e consegnatogli durante una cerimonia presso l’Ambasciata italiana a Parigi. Con Sogni e favole (Ponte alle Grazie, 2019), ha vinto il Premio Viareggio per la narrativa e la XVIII edizione del Premio Pianeta Azzurro – I Contemporanei, creato dalla scultrice Alba Gonzales.
Collabora con Radio 3 e ha scritto su diverse riviste come Nuovi Argomenti, Il caffè illustrato e su quotidiani quali la Repubblica, la Stampa e il manifesto.